Internet, email, sms, app e social network: oggi disponiamo di strumenti e canali che offrono molteplici opportunità, ma che possono esporci a tante truffe.
L’INPS è in prima linea nel mettere in allerta gli utenti dai tentativi di frode che si verificano con diverse modalità, ma tutti finalizzati al furto di dati personali e sensibili.
Ecco un breve vademecum che raccoglie informazioni e consigli utili per difendersi dalle truffe.
Truffe online: il phishing
Tra le truffe più diffuse e insidiose, il phishing è un tipo di frode informatica che mira al furto dei dati sensibili.
Numerose le segnalazioni dell’INPS agli utenti su questo fronte: una delle modalità riscontrate, in particolare, è l’invio di false email. Queste invitano ad aggiornare i propri dati personali o le proprie coordinate bancarie, tramite un link cliccabile, per ricevere l’accredito di fantomatici pagamenti e rimborsi da parte dell’Istituto. In alcuni casi il link apre una falsa pagina dei servizi INPS.
È questo il caso di numerose email truffaldine (pdf 118KB), come quella nell’immagine seguente, che stanno circolando a gennaio 2022. Diversi utenti hanno segnalato di aver ricevuto comunicazioni, da parte di un sedicente servizio cliente INPS, relative a problemi nell’esecuzione di bonifici. “Non siamo in grado di effettuare il bonifico perché ci risulta che i dati registrati nel sistema non sono stati aggiornati”: questa l’email. Seguita dall’invito ad aggiornare i propri dati personali, tramite un link, per poter ricevere il fantomatico bonifico da parte dell’Istituto. L’INPS invita gli utenti a diffidare di tali comunicazioni, evitando di cliccare su questi link.
Altri tentativi di truffa tramite email invitano a scaricare bollettini di versamento precompilati o link cliccabili per ricevere il rimborso di contributi versati in eccesso. Diffidate! L’Istituto, per motivi di sicurezza, non invia mai messaggi di posta elettronica contenenti allegati da scaricare o link cliccabili.
I tentativi fraudolenti si sono verificati anche durante l’emergenza Covid-19. È stata un’ulteriore occasione per provare a truffare gli utenti interessati alle prestazioni e ai servizi erogati dall’Istituto per fronteggiare la crisi dovuta alla pandemia.
Ne è un esempio il caso delle email di phishing finalizzate a sottrarre i dati della carta di credito. Le false motivazioni di solito sono quelle del pagamento del Bonus 600 euro o di altre indennità Covid-19.
Non solo email. È necessario fare attenzione anche agli SMS che inducono ad aprire un link per aggiornare la propria domanda Covid-19 e a installare un’app malevola. Questi SMS non sono inviati dall’INPS.
E sempre a proposito di emergenza Coronavirus e bonus INPS, l’Istituto ha smentito la notizia circolata recentemente su un fantomatico nuovo bonus.
Truffe telefoniche
Gli utenti possono anche ricevere una telefonata. Un finto operatore telefonico INPS chiede di conoscere i dati relativi alla propria posizione nell’ambito di soggetti di diritto privato, come società o associazioni.
Falsi funzionari
I tentativi di raggiro avvengono, inoltre, da parte di falsi funzionari INPS che possono presentarsi anche presso la propria abitazione. L’Istituto non invia incaricati presso il domicilio degli utenti e assistiti.
Prestiti e pubblicità ingannevole
Esistono società, non correlate e non riconducibili all’Istituto, che fanno riferimento nel proprio nome a “INPS” e che offrono servizi in termini equivoci o ingannevoli.
Si tratta di società d’intermediazione finanziaria che pubblicizzano, tramite SMS, prestiti sponsorizzati come “convenzionati” con l’Istituto. I loro siti non rimandano affatto ai benefici erogati istituzionalmente dall’INPS ai propri iscritti e pensionati.
Consigli utili
È importante ricordare che l’INPS non acquisisce in alcun caso, telefonicamente o via email ordinaria, le coordinate bancarie o altri dati finanziari. Inoltre, tutte le informazioni sulle prestazioni sono consultabili esclusivamente accedendo al sito istituzionale.
È, quindi, necessario:
- non dare seguito a richieste che arrivino per email non certificata, telefono o tramite il porta a porta;
- diffidare di qualsiasi persona dichiari di essere un incaricato o funzionario INPS e sostenga di dover effettuare accertamenti di varia natura;
- prestare la massima attenzione alle comunicazioni che si ricevono, non cliccare sui link di email di origine dubbia e verificare sempre l’indirizzo di provenienza.
Fonte: https://www.inps.it/news/attenzione-alle-truffe-il-vademecum-dellinps